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Pomodoro difesa ADAMA contro 40 specie fungine che possono colpirlo

Pomodoro: 40 specie fungine che possono colpirlo

Fortunatamente non tutte esistono in Italia o creano gravi danni alla coltura. Ogni anno tuttavia si ripresentano le condizioni favorevoli per alcune gravi patologie del pomodoro in pieno campo o in serra. Impara a conoscere le malattie e i fattori che le favoriscono, per poter poi adottare una strategia di difesa che integri pratiche agronomiche, selezione genetica e applicazioni di fungicidi efficaci.
Pomodoro difesa ADAMA contro 40 specie fungine che possono colpirlo

Oggi ci concentriamo sulle più diffuse e più gravi malattie che possono colpire le piante di pomodoro una volta messe a dimora, quindi particolarmente interessanti per gli agricoltori che investono in questa coltura sia in pieno campo che in serra.

  • Alternariosi;

  • Peronospora;

  • Oidio;

  • Batteriosi.

 

Alternariosi (Alternaria solani)

Patologia particolarmente dannosa per il pomodoro in pieno campo in annate piovose, è in grado di colpire tutte le parti della pianta.

Come riconoscere l’Alternaria: i sintomi

Le prime manifestazioni si possono avere già in vivaio con necrosi più o meno estese sui giovani fusticini, soprattutto nella zona del colletto, che possono interessare l’intera circonferenza e portare alla morte delle piantine.

Sulle piante adulte l’alternaria può colpire foglie, fusti e frutti. I primi sintomi compaiono sulle foglie più vecchie con lesioni angolari scure e la successiva formazione di tipici cerchi concentrici e di un alone clorotico che circonda la lesione.

Sintomi analoghi possono presentarsi a livello di piccioli e fusti, mentre sui frutti si trovano lesioni necrotiche indurite all’inserzione del peduncolo, talvolta ricoperte da un’efflorescenza fuligginosa data dal micelio e dalle sue fruttificazioni.

Fattori predisponenti l’Alternaria

La malattia è favorita dalla presenza di umidità e da un range di temperature piuttosto ampio (3-35 °C, optimum 24-29 °C) e la sua diffusione è favorita da alti livelli di umidità relativa (frequenti rugiade notturne, piogge e irrigazioni) e alternanza di periodi umidi con altri asciutti.

In pieno campo la malattia si manifesta solitamente durante la stagione estiva, nei periodi di temperature elevate e in zone poco arieggiate e molto umide.

Il fungo può sopravvivere sui residui infetti fino a 1 anno, o su altre solanacee spontanee e può essere trasmesso attraverso seme infetto o dai residui colturali con la pioggia. Per saperne di più sulle soluzioni Adama contro l'alternaria del pomodoro, ti suggeriamo di leggere anche l'articolo "Proteggere il pomodoro dall’alternaria: scopri REFLECT di ADAMA".

 

Peronospora (Phytophthora infestans)

È considerata la patologia più dannosa del pomodoro in grado di infettare tutte le parti epigee della pianta.

Come riconoscere la Peronospora: i sintomi

Sulle foglie compaiono macchie più o meno rotondeggianti di colore inizialmente verde chiaro, che tendono ad allargarsi e a virare al bruno.

In condizioni di elevata umidità sulla pagina inferiore compare una muffa biancastra costituita dalle fruttificazioni del patogeno, da cui si liberano le spore che si diffondono con il vento e la pioggia causando la rapida trasmissione della malattia sulle piante adiacenti.

Sui fusti e sui peduncoli fiorali, l’infezione si manifesta con macchie necrotiche irregolari che possono determinare, se estese, la perdita di turgore dei vasi e la conseguente morte dei tessuti sovrastanti, mentre sui frutti si sviluppano macchie traslucide verde-bruno, che possono ispessirsi e fessurarsi come pure ricoprirsi di muffa bianca.

Fattori predisponenti la Peronospora

Intervalli di temperature tra i 10 e i 23 °C (optimum 12 °C) in presenza di elevati valori di umidità e bagnatura fogliare prolungata.

Il fungo si conserva sui residui colturali infetti o su solanacee spontanee e viene trasportato dal vento. Sulla peronospora del pomodoro, leggi anche "Peronospora del pomodoro: la novità EXTASE R di ADAMA".

Mal bianco (Leveillula taurica e Oidium lycopersici)

Malattia meno diffusa delle precedenti su pomodoro e generalmente più grave in coltura protetta.

Come riconoscere l’Oidio: i sintomi

Malattia facilmente riconoscibile per la presenza sulle foglie di un tipico feltro biancastro.

Dopo essere penetrato attraverso gli stomi, il fungo si sviluppa all’interno della foglia che presentano aree clorotiche ben visibili sulla pagina superiore della foglia, per poi imbrunire fino a necrotizzare completamente con conseguente caduta delle foglie.

In corrispondenza delle lesioni compare una muffa bianca polverulenta che, nel caso di infezioni da parte della specie Leveillula taurica, si localizzerà sulla pagina inferiore delle foglie. Se ad aggredire è invece l’agente patogeno Oidium lycospersici, tali muffe potranno essere notate sulla pagina superiore.

Fattori predisponenti l’Oidio

L’oidio ha a disposizione un’ampia gamma di piante ospiti e questo favorisce la sua diffusione su diverse varietà di ortaggi.

La diffusione della malattia è favorita da temperature di 20-25° C e umidità relativa pari al 70%-80%, quindi la malattia si presenta prevalentemente in tarda primavera o al termine dell’estate. Sulle soluzioni Adama per contrastare l'Oidio del pomodoro, ti suggeriamo di leggere anche l'articolo "Controllare l’oidio del Pomodoro con i fungicidi NIMROD e REFLECT".

Malattie batteriche

I batteri patogeni del pomodoro possono determinare alterazioni in tutti gli organi della pianta, alcuni sono patogeni da quarantena, talora trasmissibili per seme.

Tra le principali batteriosi del pomodoro, hanno certamente un ruolo importante il cancro da Clavibacter spp., la maculatura da Xanthomonas spp., la macchiettatura e la necrosi del midollo causate da Pseudomonas.

Tutte queste patologie vengono efficacemente controllate mediante applicazioni preventive di prodotti rameici, integrate con idonee pratiche per ridurre le fonti di inoculo, valide anche per contrastare le malattie fungine.

 

Come evitare gli attacchi da parte dei patogeni fungini e batterici

Esistono fungicidi autorizzati contro le principali malattie del pomodoro, da applicare preventivamente, evitando interventi alla comparsa dei sintomi delle malattie.

Per ottenere il miglior controllo delle patologie del pomodoro, integra sempre i trattamenti fungicidi con:

  1. I modelli previsionali (ove disponibili) che ti aiutano ad individuare se e quando trattare;

  2. Idonee pratiche agronomiche che riducono la presenza dei fattori predisponenti:

  • Effettua rotazioni colturali (almeno 3 anni con leguminose o mais)

  • Impiega seme certificato e materiale vivaistico sano

  • Prediligi cultivar resistenti o tolleranti

  • Rimuovi i residui colturali

  • In pieno campo evita trapianti fitti in modo da permettere la circolazione dell’aria all’interno della vegetazione

  • In coltura protetta favorisci la circolazione dell’aria per abbassare l’umidità

  • Evita irrigazioni a pioggia e prediligi irrigazione a manichetta

  • Fornisci un adeguato bilancio nutrizionale (carenze di azoto favoriscono gli attacchi)

  • Elimina le infestanti che possono ospitare il patogeno (anche intorno alle serre in caso di coltura protetta)

 

Per saperne di più sulle infestanti e le malattie che possono colpire il tuo pomodoro, leggi anche il nostro articolo dedicato "Conoscere e gestire infestanti, malattie e parassiti del pomodoro".

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