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Polygonum aviculare infestante ADAMA

Come combattere le erbe infestanti

Lotta alle piante dicotiledoni del grano
Polygonum aviculare infestante ADAMA

Chi coltiva cereali autunno-vernini sa di dover gestire la flora infestante, particolarmente nelle prime fasi della coltivazione, per far partire bene la coltura e quindi ottenere una resa ed un reddito adeguati. 

Oggi parliamo delle specie dicotiledoni e delle tecniche agronomiche per gestirle in modo adeguato e sostenibile.

 

Erbe infestanti dicotiledoni: impara a individuare quelle più frequenti e temibili nei tuoi campi

Le malerbe dicotiledoni sono le più frequenti in un campo di grano: circa i tre quarti dell’infestazione totale dei cereali autunno-vernini italiani è costituita da specie a foglia larga, rispetto alle graminacee o a foglia stretta.

Sono piante erbacee appartenenti alla classe delle Magnoliopside e hanno la tendenza a proliferare nelle aree coltivate a cereali, ma non solo. 

 

Diserbo in pre-semina, pre-emergenza e post-emergenza: quali sono le differenze? Scopri le migliori pratiche agronome secondo Adama. Scarica l'infografica

 

La specie più presente praticamente in tutti gli areali cerealicoli italiani è il papavero (Papaver rhoeas); altre specie comuni sono la veronica (Veronica hederifolia), il poligono aviculare (Polygonum aviculare), la fumaria (Fumaria officinalis), la senape selvatica (Sinapis arvensis) e la stellaria (Stellaria media).

Gli esperti malerbologi monitorano regolarmente l’evoluzione della flora infestante nei comprensori agricoli italiani e negli ultimi anni hanno rilevato l’insediamento di specie resistenti e lo sviluppo della cosiddetta flora di sostituzione. Per quanto concerne le erbe infestanti dicotiledoni, annuali e biennali, si evidenzia una crescita nella diffusione delle crucifere, come la senape, e delle composite, quali vari tipi di cardo selvatico, come il cardo asinino (Cirsium vulgare) e il cardo mariano (Sylibum marianum). Al Sud, sono in aumento le infestazioni di crisantemo campestre (Chrysantemum segetum) e di fiordaliso romano (Centaurea napifolia).

 

Per saperne di più sulle erbe infestanti dicotiledoni, leggi anche l'articolo "Infestanti dicotiledoni: che cosa sono e come si formano".

 

Erbe infestanti dicotiledoni: le pratiche da adottare per contenerne la diffusione e i danni al raccolto

Come facile comprendere, la presenza delle dicotiledoni infestanti va a danneggiare le coltivazioni agrarie, riducendone la resa anche del 60%, pertanto si rendono necessarie una serie di operazioni volte a prevenire le infestazioni e a minimizzare i danni provocati da queste malerbe.

In questa ottica si possono mettere in pratica tecniche agronomiche per contenere la diffusione delle specie infestanti – siano esse a foglia larga o a foglia stretta - a vantaggio delle colture agrarie. 

Partiamo dal presupposto che tutti gli interventi agronomici sono in grado di influenzare lo sviluppo della flora infestante. Pertanto, non è possibile prescindere dalla corretta esecuzione delle operazioni colturali al fine di ridurre la presenza di malerbe.

Per un’adeguata gestione delle infestanti è importante procedere con un approccio integrato, che cioè “lavori su più fronti”. 

Affidati al tuo tecnico o ai tecnici di ADAMA per capire come ridurre al minimo la competizione delle erbe infestanti che può ridurre significativamente la potenzialità produttiva del tuo grano:

  • Scegli una semente idonea sia dal punto di vista genetico (varietà) che agronomico (purezza, germinabilità) e possibilmente certificata

  • Utilizza ove possibile varietà di taglia elevata e alto potere di accestimento 

  • Adotta elevata densità di semina 

  • Applica una rotazione colturale per avere una flora infestante eterogenea, cioè con specie diverse e basso numero di piante per infestante.

  • Considera anche l’opportunità di inserire una cover crop, tra colture in successione

  • Valuta con attenzione il tipo di lavorazioni del terreno in funzione anche della flora infestante presente naturalmente nei tuoi appezzamenti 

  • Adotta la tecnica della “falsa semina” per eliminare meccanicamente o chimicamente le infestanti emerse prima di seminare il cereale

  • Valuta l’opportunità del diserbo chimico e scegli con attenzione sia il momento che i prodotti da applicare.

Leggi anche l'articolo "La pratica del diserbo per il controllo di graminacee e dicotiledoni" 

 

Come scegliere il diserbo più adatto per il tuo grano

Per la buona riuscita del diserbo è importante considerare:

  • Il momento dell’intervento: pre-emergenza, post-emergenza precoce, post-emergenza

  • La corretta scelta del prodotto erbicida in funzione della flora infestante presente: ogni diserbante ha uno spettro d’azione che prevede infestanti sensibili e mediamente sensibili

  • Lo stadio di sviluppo dell’infestante e della coltura: in caso di applicazioni in post-emergenza, l’efficacia del prodotto diserbante si riduce con la crescita delle erbe infestanti; tuttavia anche il cereale deve avere raggiunto uno sviluppo minimo per superare il trattamento

  • Il grado di infestazione: maggiore è il numero di malerbe previste al metro quadro e più complesso diventa controllarle tutte 

  • La tempestività dell’intervento: in funzione della flora infestante prevista e della possibile scalarità di emergenza delle diverse malerbe, va individuato il momento ideale e il prodotto più idoneo per applicazioni in post emergenza o post emergenza precoce

  • Lo stadio di sviluppo della coltura: anche il cereale tende ad essere più sensibile al trattamento nelle prime fasi di crescita e questo fatto va considerato in caso di applicazioni in post-emergenza, l’efficacia del prodotto diserbante si riduce con la crescita delle erbe infestanti

  • La tipologia del terreno e le condizioni meteorologiche: particolarmente i diserbanti per applicazione in pre-emergenza possono rispondere in maniera diversa in funzione del tipo di terreno e delle condizioni meteo successive al trattamento; questi fattori possono accelerare o rallentare l’efficacia di un diserbante

  • La varietà di frumento utilizzata: i diserbanti autorizzati sui cereali vengono preventivamente testati su un ampio numero di varietà per valutarne la selettività sulle colture; questo è un importante parametro nella scelta di un prodotto diserbante per il frumento.

  • Lo stato fitosanitario della coltura: quando un grano è stressato da freddo, piogge eccessive o siccità prolungata il diserbo andrebbe ritardato o il programma di diserbo modificato, perché in queste condizioni aumenta la sensibilità della coltura anche ai prodotti più selettivi.

In conclusione, la scelta del programma di diserbo più idoneo rimane sempre determinante per raggiungere il miglior risultato con il miglior rapporto costo/beneficio.

 

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