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ADAMA conosce e gestisce infestanti, malattie e parassiti del pomodoro

Conoscere e gestire infestanti, malattie e parassiti del pomodoro

La coltivazione del pomodoro, che sia in pieno campo o in coltura protetta, richiede una serie di cure in tutte le fasi della coltura, dalla preparazione adeguata del terreno fino alla raccolta, per raggiungere la produttività desiderata e quindi soddisfare le richieste dell’industria conserviera e dei consumatori finali.

Nessuno meglio di te conosce i tuoi appezzamenti e le tue colture, ma noi di Adama possiamo darti una mano condividendo con te le nostre conoscenze riguardo alla gestione delle infestanti, delle malattie fungine e dei parassiti con le nostre soluzioni e l’esperienza dei tecnici sul territorio.

Troverai in questo articolo un sommario delle principali avversità del pomodoro (infestanti, malattie fungine e parassiti animali) e delle soluzioni per controllarle, con la possibilità di approfondire gli argomenti trattati in articoli specifici e dettagliati.
ADAMA conosce e gestisce infestanti, malattie e parassiti del pomodoro

Perché e come ridurre al minimo la presenza delle erbe infestanti nel pomodoro?

Quali sono le malerbe più comuni e insidiose per la pianta di pomodoro

Quali fattori influenzano la flora infestante nel tuo appezzamento?

Cosa fare per risolvere il problema delle infestanti nel pomodoro?

Il diserbo del pomodoro in pre-trapianto e post-trapianto

Le principali malattie del pomodoro

È possibile evitare gli attacchi da parte dei patogeni fungini

I parassiti animali del pomodoro: focus afidi e acari 

Il ruolo dei biostimolanti

 

Vediamo innanzitutto come contenere l'insorgenza di erbe infestanti e quali sono le specie più diffuse e dannose. Adama è sicuramente il partner ideale per contrastare questo tipo di avversità e proteggere la tua coltura di pomodoro. 

Perché e come ridurre al minimo la presenza delle erbe infestanti nel pomodoro?

Le malerbe, se non adeguatamente controllate, incidono sulla resa del pomodoro, possono comprometterne la qualità e riducono l’efficienza del tuo lavoro.

  • competono con le piante di pomodoro per l’acqua, gli elementi nutritivi e la luce

  • determinano un rallentamento della crescita

  • possono ospitare parassiti o malattie fungine che attaccano anche il pomodoro

  • alcune di esse rendono più difficoltose le operazioni di trebbiatura.

L’effetto negativo sulla resa (meno quantità e più basso peso medio delle bacche di pomodoro), e sui parametri qualitativi (abbassamento del contenuto di zuccheri) è tanto maggiore quanto più lungo sarà il periodo di inerbimento.

 

Quali sono le malerbe più comuni e insidiose per la pianta di pomodoro

La composizione della flora infestante può variare da zona a zona e dipendere da fattori che, come vedremo poi, dipendono dalle tue scelte colturali. Se consideriamo le erbe infestanti più diffuse e presenti in tutte le zone italiane dove si coltiva il pomodoro, queste sono:

  • gli amaranti (Amaranthus spp.)

  • i chenopodi (Chenopodium spp.)

  • i poligoni (Polygonum spp.)

  • la porcellana comune (Portulaca oleracea)

  • il vilucchio comune (Convolvulus arvensis)

  • le graminacee primaverili (es. giavone comune - Echinochloa crus-galli; pabbio - Setaria spp. e scagliola - Phalaris spp.)

  • l’erba morella (Solanum nigrum).

Vuoi approfondire la conoscenza di queste malerbe? Vai all’articolo dedicato "Le infestanti del pomodoro: attenzione all'erba morella e non solo"

Tra tutte, particolarmente dura da debellare è proprio l’erba morella, che si sta progressivamente diffondendo nei comprensori del pomodoro per 3 ragioni primarie:

  1. è una solanacea come il pomodoro, che quindi può essere sensibile ai diserbanti efficaci sull’infestante

  2. fa tantissimi semi e ha la capacità di nascere e svilupparsi per un lungo periodo di tempo

  3. i diserbanti efficaci un tempo in pre-trapianto sono usciti dal mercato

Non puoi permetterti di lasciar sviluppare l’erba morella tra i pomodori, perché deprime fortemente la produzione anche a bassa densità di infestazione e può ospitare sia virus che batteri patogeni della coltura. 

Per il controllo dell’erba morella in pre-trapianto Adama ha ricevuto nel 2021 un’autorizzazione di emergenza per l’impiego dell’erbicida FOXPRO

Per saperne di più sull’erba morella e su come gestirla, vai all’articolo specifico "Diserbo del pomodoro pre-trapianto: FOXPRO e la linea erbicidi ADAMA".

 

Quali fattori influenzano la flora infestante nel tuo appezzamento?

In primo luogo la distribuzione della coltivazione lungo tutto lo stivale influenza il tipo di flora spontanea presente, ma non solo: la composizione della flora infestante dipende anche da: 

  • epoca e modalità dell’impianto 

  • coltura precedente

  • diserbo adottato negli anni precedenti

  • variabilità climatica delle diverse zone

  • tipo di terreno.

Vediamo questi elementi nel dettaglio.

Alcuni fattori sono indipendenti dalla tua volontà, ma i primi 3 dipendono dalle tue scelte.

Puoi infatti ridurre la carica di malerbe con un’adeguata rotazione colturale, un’idonea densità e un diserbo oculato alla coltura precedente.

 

Cosa fare per risolvere il problema delle infestanti nel pomodoro?

Ti raccomandiamo di integrare diverse pratiche colturali, che ti permetteranno di ridurre al minimo non solo le infestazioni, ma anche l’uso eccessivo degli erbicidi e i rischi di insorgenza di resistenze, massimizzando quindi la sostenibilità della tua produzione in termini ecologici ed economici:

  • evita la monocoltura che tende a selezionare erbe infestanti molto aggressive e più competitive nei confronti della coltura

  • attua un’adeguata rotazione colturale per ridurre la carica delle infestanti di difficile controllo

  • se possibile prediligi l’investimento unitario più alto possibile per contrastare meglio lo sviluppo delle malerbe

  • esegui sarchiature superficiali per eliminare le erbe appena nate e per evitrare di riportare in superficie i semi di infestanti dagli strati più profondi

  • adotta la tecnica della falsa semina con prodotti ad azione totale come TAIFUN MK CL durante la fase di preparazione del letto di trapianto

  • effettua un diserbo in pre-trapianto scegliendo la giusta combinazione di prodotti da miscelare in funzione della flora infestante predominante

  • valuta l’opportunità di un diserbo di post-trapianto per controllare le rinascite delle malerbe.

Vediamo ora una delle tecniche più conosciute per contrastare l'insorgere delle malerbe che colpiscono il pomodoro e quali soluzioni Adama impiegare.

Il diserbo del pomodoro in pre-trapianto e post-trapianto 

Per le ragioni che abbiamo detto finora, quando pianifichi il diserbo di pre e post-trapianto considera sempre quali sono le infestanti prevalenti o che ti danno maggiori problemi.

Fatto questo, è raro che basti un solo diserbante e per questo Adama ha sperimentato diverse combinazioni dei propri prodotti che possono essere applicati insieme, in funzione della flora infestante presente. 

Per quanto riguarda il diserbo in pre-trapianto, trovi nell’immagine sottostante lo spettro d’azione e le dosi d’impiego consigliate per ACTIVUS ME, ANTIGRAM GOLD, FENZIN 70 DF e FOXPRO.

Per quanto riguarda il diserbo in post-trapianto, Adama ti consiglia di applicare precocemente FEINZIN 70 DF da solo o in miscela con prodotti a base di rimsulfuron per gestire le rinascite dell’erba morella o, in caso di infestanti graminacee, con AGIL.

Per saperne di più su cosa fare per controllare le infestanti del pomodoro, leggi l’articolo dedicato "Coltivazione pomodoro: quali prodotti ADAMA usare per le infestanti?".

 

Le principali malattie del pomodoro

Per conoscere tutte le malattie che possono colpire il pomodoro, leggi l'articolo dedicato "Malattie fungine e parassiti del pomodoro: quali prodotti ADAMA usare?".

La pianta di pomodoro può essere colpita da più di 40 specie fungine. 

Fortunatamente non tutte sono arrivate anche in Italia e non tutte sono pericolose per la coltura. 

Le patologie fungine più gravi e diffuse sono: 

  • L’ Alternaria (Alternaria solani)

  • La Peronospora (Phytophtora infestans)

  • L’Oidio (Leveillula taurica e Oidium lycopersici)

Per saperne di più vai all’articolo dedicato "Pomodoro: 40 specie fungine che possono colpirlo".

 

Alternaria

L’Alternaria è una patologia particolarmente dannosa per il pomodoro in pieno campo, soprattutto in annate piovose, perché è in grado di colpire tutte le parti della pianta e compromettere significativamente il raccolto.

Le prime manifestazioni si possono avere già in vivaio, mentre in pieno campo la malattia si manifesta solitamente durante la stagione estiva, nei periodi di temperature elevate e in zone poco arieggiate e molto umide. 

Il patogeno può essere trasmesso attraverso seme infetto, infestanti spontanee o i residui colturali dove sopravvive anche 1 anno.

Per il controllo dell’alternaria del pomodoro, Adama ti consiglia REFLECT 

Approfondisci la conoscenza della malattia e quando e come impiegare REFLECT con l'articolo "Proteggere il pomodoro dall’alternaria: scopri REFLECT di ADAMA".

 

Peronospora

La Peronospora è considerata la patologia più dannosa del pomodoro, in grado di infettare tutte le parti epigee della pianta e distruggere l’intera coltura.

Lo sviluppo è favorito da temperature tra i 10 e i 23 °C, presenza di elevati valori di umidità e bagnatura fogliare prolungata.

Il fungo si conserva sui residui colturali infetti o su solanacee spontanee e viene trasportato dal vento.

Per il controllo della peronospora del pomodoro, Adama ti consiglia EXTASE R

Approfondisci la conoscenza della malattia e quando e come impiegare EXTASE R con l'articolo dedicato "Peronospora del pomodoro: la novità EXTASE R di ADAMA".

 

Oidio

L’Oidio è una malattia meno diffusa delle precedenti su pomodoro e generalmente più grave in coltura protetta.

È facilmente riconoscibile per la presenza sulle foglie di un tipico feltro biancastro.

Il patogeo ha a disposizione un’ampia gamma di piante ospiti e questo facilita la sua diffusione su diverse varietà di ortaggi. Lo sviluppo è favorito da temperature di 20-25° C e umidità relativa pari al 70%-80%.

La malattia si presenta prevalentemente in tarda primavera o al termine dell’estate.

Per il controllo dell’oidio del pomodoro, ADAMA ti consiglia NIMROD. 

Approfondisci la conoscenza della malattia e quando e come impiegare NIMROD. Leggi l'articolo "Controllare l’oidio del Pomodoro con i fungicidi NIMROD e REFLECT".

 

È possibile evitare gli attacchi da parte dei patogeni fungini 

Esistono fungicidi autorizzati contro le principali malattie del pomodoro, da applicare preventivamente, evitando interventi alla comparsa dei sintomi delle malattie.

Per ottenere il miglior controllo delle patologie del pomodoro, integra sempre i trattamenti fungicidi con:

  1. a) i modelli previsionali (ove disponibili) che ti aiutano ad individuare se e quando trattare

  2. b) idonee pratiche agronomiche che riducono la presenza dei fattori predisponenti:

  • effettua rotazioni colturali (almeno 3 anni con leguminose o mais)

  • impiega seme certificato e materiale vivaistico sano

  • prediligi cultivar resistenti o tolleranti

  • rimuovi i residui colturali

  • in pieno campo evita trapianti fitti in modo da permettere la circolazione dell’aria all’interno della vegetazione

  • in coltura protetta favorisci la circolazione dell’aria per abbassare l’umidità

  • evita irrigazioni a pioggia e prediligi irrigazione a manichetta

  • fornisci un adeguato bilancio nutrizionale (carenze di azoto favoriscono gli attacchi)

  • elimina le infestanti che possono ospitare il patogeno (anche intorno alle serre in caso di coltura protetta)

 

Non ne puoi più di parassiti che attaccano il tuo pomodoro?

Per saperne di più su come evitare gli attacchi da parte dei patogeni fungini, scarica la linea tecnica Adama per la protezione del pomodoro.

 

I parassiti animali del pomodoro: focus afidi e acari

Tra i parassiti che attaccano il pomodoro sia in pieno campo che in ambiente protetto troviamo gli afidi e gli acari, che, sebbene di piccolissime dimensioni, sono in grado di moltiplicarsi rapidamente e di diffondersi massicciamente su vaste superfici arrecando alla coltivazione del pomodoro sia danni diretti che indiretti poiché possono essere vettori di virus.

 

Afidi

La pianta di pomodoro può venire attaccata da numerose specie di afidi, tra cui: Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, Aphis fabae, Aulacorthum solani, Aphis gossypii.

Per approfondire come riconoscere le diverse specie leggi l’articolo specifico: "Gli afidi del pomodoro: combatterli con PIRIMOR® 50 di ADAMA".

Perchè gli afidi sono dannosi per la pianta del pomodoro

  • colonizzano tante specie spontanee e coltivate, grazie alla presenza di forme alate 

  • prediligono infestare le foglie giovani e gli apici vegetativi, dove sottraggono un’elevata quantità di linfa

  • oltre al deperimento generale delle piante, possono portare al totale disseccamento delle parti infestate

  • emettono una sostanza zuccherina, detta melata, sulla quale si sviluppano le fumaggini, che compromettono la commerciabilità delle bacche di pomodoro

  • ultimo, ma non per importanza, sono vettori di numerosi virus molto pericolosi per il pomodoro, tra cui il Virus del mosaico del cetriolo (CMV) e il Virus Y della patata (PVY). 

 

Quale strategia per il controllo degli afidi del pomodoro

L’approccio migliore per controllare efficacemente gli afidi del pomodoro è un approccio integrato. Programma e applica le azioni seguenti che hanno il duplice obiettivo di ridurre le fonti d’infestazione e di bloccare sul nascere gli afidi migrati sul pomodoro:

  • impiega piante sane, particolarmente per evitare infezioni da virus

  • monitora la coltura a partire dal trapianto per intervenire al primo cenno di presenza di afidi 

  • controlla le erbe infestanti negli ambienti circostanti la coltura, per minimizzare possibili fonti d’infestazione 

  • sfrutta gli antagonisti naturali (predatori, parassitoidi ecc.) che contribuiscono a ridurre le popolazioni dei parassiti

  • scegli insetticidi privilegiando l’impiego di prodotti con elevato potere abbattente sulle popolazioni di afidi ed elevata selettività nei confronti degli utili, siano essi pronubi, predatori o parassiti naturali.

Per il controllo degli afidi del pomodoro, utilizza Pirimor 50, l’aficida specifico che controlla gli afidi e rispetta l’entomofauna utile. 

Agisce sugli afidi con una triplice azione: contatto, ingestione ed asfissia e in più possiede anche un’attività in fase di vapore (oltre i 15°C). 

Ha azione translaminare per raggiungere anche gli individui nascosti e agisce con un meccanismo d’azione differente da altri aficidi come ad esempio i piretroidi.

 

Acari

  • Esistono specie di acari dannose e specie utili, per questo è importante saperle riconoscere e combattere solo le specie nocive, rispettando quelle che agiscono come predatori. 

  • Gli acari che arrecano più danni al pomodoro ed ad altre orticole sono i Tetranichidi: Tetranychus urticae (Ragnetto rosso comune) e Tetranychus evansi (Ragnetto rosso delle solanacee).

Per conoscere meglio questi parassiti e saperli riconoscere, vai all’articolo di approfondimento: "Gli acari più dannosi per il pomodoro e rimedi".

 

Quale strategia per il controllo degli acari del pomodoro

Il controllo degli acari su pomodoro e altre orticole deve essere tempestivo al primo segnale di infestazione, perché gli acari si moltiplicano “alla velocità della luce”, prolungato, per contenere reinfestazioni, e selettivo, senza cioè danneggiare l’entomofauna utile.

Per non sottovalutare la presenza e l’entità della popolazione, individua precocemente i possibili focolai e

se si espandono intervieni con un acaricida specifico, come APOLLO SC che ha un’efficacia pronta e prolungata sugli acari, rispettando pronubi e insetti utili. 

Leggi l’articolo per sapere quando e come usare APOLLO SC: "Gli acari del pomodoro: prevenzione e difesa con APOLLO".

 

Il ruolo dei biostimolanti 

I biostimolanti delle piante sono alcuni prodotti impiegati in agricoltura - caratterizzati e normati dal Regolamento europeo 2019/1009 - che sono più simili ai prodotti fertilizzanti che ai prodotti fitosanitari. 

Rispetto alle funzioni di un concime o di un agrofarmaco, un biostimolante serve per:

  • migliorare la tolleranza agli stress abiotici, non causati cioè da malattie o parassiti 

  • migliorare l’efficienza d’uso dei nutrienti

  • migliorare la qualità delle produzioni 

Un biostimolante utile per la migliore coltivazione del pomodoro è EXELGROW di Adama che a bassi dosaggi aiuta il pomodoro a crescere e a produrre meglio.

EXELGROW è un biostimolante non microbico: una soluzione di filtrato di crema di alghe consentita in agricoltura biologica.

Si distingue per la composizione originale a base di un’unica specie, l’alga Ascofillum nodosum, e per la tecnologia formulativa della doppia fermentazione “Bioprocess” , grazie alle quali Exelgrow contiene un alto contenuto di sostanze biologicamente attive che portano effetti positivi sulla pianta; inoltre la composizione rimane costante nel tempo, per darti la massima affidabilità nel risultato.

Per saperne di più vai all’articolo dedicato all’impiego di Exelgrow su pomodoro: "Basta poco per far crescere meglio i tuoi pomodori".