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Adama Italia Infestanti cereali

Erbe infestanti nei cereali: quali sono e come riconoscerle

Nella coltivazione dei cereali è essenziale saper riconoscere e identificare le erbe infestanti, per valutare come e quando intervenire con le tecniche più idonee alla loro gestione. Questo articolo vuole fornire uno strumento pratico per gli agricoltori, per avere a disposizione tutte le informazioni necessarie a individuare le infestanti più comuni nei cereali a paglia, tipicamente autunno-vernini, come frumento e orzo.

Le erbe sono riunite in due gruppi: graminacee e dicotiledoni.

Le graminacee, anche dette erbe a foglia stretta per la forma affusolata delle foglie, appartengono alla stessa famiglia botanica del grano (Graminacee o Poacee).

Le dicotiledoni, anche dette erbe a foglia larga per distinguerle dalle prime, sono così chiamate perché i semi contengono una minuscola piantina munita di due foglioline chiamate cotiledoni.
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Le erbe infestanti a foglia stretta o graminacee dei cereali 

Vediamo insieme le principali infestanti graminacee dei cereali.

 

Una volta individuate le erbe infestanti presenti sui tuoi terreni, è fondamentale valutare il momento giusto per combatterle. Scarica l'infografica a cura di Adama sul diserbo in pre-semina, pre-emergenza e post-emergenza.

 

Coda di volpe

La coda di Volpe (Alopecurus myosuroides) è una pianta annuale e poliannuale che nasce preferibilmente in autunno, e più raramente nei mesi primaverili-estivi e fiorisce dalla primavera alla fine dell’estate.

La sua diffusione è favorita nei terreni assoggettati a minima lavorazione; viene disseminata principalmente dall’uomo, ma anche da vento, acqua e animali.

Colpisce di norma i campi di cereali, la colza e le colture sarchiate, specialmente in luoghi soleggiati e moderatamente caldi dove la germinazione è più rapida, e nei terreni contenenti azoto. La si riscontra anche in terreni limosi, tendenti al costipamento.

Si riconosce per la lamina fogliare arrotondata longitudinalmente, e per le pagine fogliari lisce e glabre, e di colore verde opaco.

A differenza del Lolium non presenta la pagina inferiore lucida. Le auricole sono assenti, mentre la ligula è presente. Le piante giovani, dalla nascita fino all’accestimento, presentano una colorazione roseo-violacea alla base del fusto. È necessario prestarvi attenzione perché la sua dannosità nei cereali può essere notevole, soprattutto in virtù dello spazio che sottrae.

 

Avena

Le avene più diffuse come piante infestanti sono, in ordine decrescente di importanza: AsterilisAfatuaAbarbata e Amaroccana.

L’avena è una pianta annuale con germinazione soprattutto primaverile e fioritura estiva. Predilige suoli fertili, ricchi di calcare e pesanti.

Si trova principalmente nei cereali e nelle colture sarchiate. Tipica dell’avena selvatica è la capacità di conservare per anni il suo potere germinativo, che si sviluppa prevalentemente in inverno.

Si riconosce per il fusto eretto, le foglie per lo più glabre ad eccezione dei bordi laminari in prossimità del collare, dove persiste una peluria rada e lunga.

Ha un apparato radicale fascicolato con radici profonde fino a un metro e un’infiorescenza rappresentata da un’ampia pannocchia. La ligula membranacea e dentata è associata ad auricole assenti. La capacità di danno alle colture è notevole, soprattutto per lo spazio occupato – che sottrae nutrienti a causa dell’imponente apparato radicale.

 

Loglio

Il loglio (Lolium multiflorum) è una pianta annuale che germina dalla primavera all’autunno e inizia a fiorire a partire dalla primavera. Si trova in differenti tipologie di suolo, in particolare nei terreni ricchi, compatti, limosi o argillosi e ricchi di azoto, nei bordi dei campi e nei terreni incolti.

Si riconosce soprattutto per le foglie lucide nella pagina inferiore.

Queste sono glabre; la ligula è corta, poco visibile mentre le auricole sono a forma lanceolata, spesso incrociate tra loro. Può arrecare danni di entità notevole nei campi coltivati, mentre in prati e pascoli produce un buon foraggio, resistente al calpestio.

 

Falaride o Scagliola 

Le tre specie di Phalaris che si trovano come infestanti nelle colture agrarie sono: PbrachystachysPminorPparadoxa. La falaride o scagliola (Phalaris spp.) è una pianta annuale dalla germinazione autunnale-invernale e dalla fioritura che spazia dalla primavera all’autunno.

Durante gli stadi giovanili, le piante di Phalaris spp. possono essere confuse con quelle di Alopecurus myosuroides e di Lolium spp. perché anche queste sono completamente glabre e hanno una colorazione roseo-violacea alla base del fusto; le piante di Phalaris però si possono riconoscere per la presenza di linfa rossa.

Inoltre, differiscono dal Lolium spp. per l’assenza di auricole e per l’opacità delle foglie. Va tenuto presente che questa infestante è particolarmente nociva perché sottrae molto spazio alle coltivazioni, e può dare luogo a infestazioni massive con pesantissimi cali di produzione se non controllate.

 

Fienarola 

La fienarola (Poa annua) può geminare in qualunque periodo dell’anno; ha un ciclo corto e riesce a produrre due o più generazioni nell’arco dell’annata; per questo motivo non è rara la presenza contemporanea di piante in tutti gli stadi vegetativi.

Si riconosce per la pagina fogliare superiore di colore verde opaco e quella inferiore verde lucente. La ligula è arrotondata, mentre le auricole sono assenti. Il portamento è eretto-ginocchiato alla base.

 

Agrostide o Cappellini dei prati 

L’ agrostide, conosciuta anche con il nome di Apera spica-venti, è una pianta annuale che germina nel corso dell’inverno, fiorisce in estate, e si trova quasi esclusivamente nei campi di cereali vernini o nei terreni incolti.

Viene disseminata generalmente con la pula durante la mietitura e con lo stallatico. Tuttavia, può infestare anche per mezzo di acqua e vento. Predilige terreni freschi, ricchi di azoto, leggermente acidi.

Si riconosce per la lamina fogliare arrotolata longitudinalmente di colore opaco e superficie glabra. Presenta delle ligule molto sfilacciate mentre le auricole sono assenti. L’infiorescenza è rappresentata da una pannocchia stretta prima della fioritura, poi molto allargata e con rami filiformi flessibili.

 

Le erbe infestanti a foglia larga o dicotiledoni dei cereali

Vediamo ora insieme le principali infestanti dicotiledoni che colpiscono i cereali.

 

Camomilla comune 

La camomilla comune (Matricaria chamomilla) emerge dall’autunno alla primavera, ma può nascere in qualsiasi periodo dell’anno e si trova come infestante nelle colture a ciclo autunno-invernale, ma anche in quelle a ciclo primaverile-estivo. Fiorisce da maggio a settembre e l’impollinazione avviene per mezzo degli insetti. Si trova molto nei cereali vernini con terreni limoso-sabbiosi e argillosi appena lavorati, ricchi di elementi nutritivi ma privi di calcare.

Si riconosce per la tipica radice a fittone e il fusto eretto, per le inflorescenze a capolino con fiori a linguetta, esterni bianchi e interni gialli, con fiori tubolosi. Le foglie sono di colore verde bruno e hanno un odore di camomilla allo schiacciamento. Può arrecare danni da moderati a considerevoli anche per il consumo di azoto.

 

Stoppione 

Conosciuta anche con il nome di scardaccione o cardo campestre, Cirsium arvense è una pianta perenne, con radici molto profonde e stoloni rizomatosi.

La specie è molto variabile nella pelosità e spinosità delle foglie che solitamente sono lobate, a volte anche intere. Le piante si riproducono prevalentemente per gemme radicali in quanto producono per lo più fiori di un solo sesso, per cui l’impollinazione e la conseguente formazione del seme risultano compromesse.

Per incrementare la probabilità d’impollinazione, la pianta produce fiori profumati che attirano farfalle impollinatrici. La germinazione avviene in primavera, mente la fioritura si verifica da luglio a ottobre.

Si riconosce per i cotiledoni arrotondati, chiusi e glabri e le foglie vere ovoidali, senza picciolo munite di spine acuminate. L’inflorescenza presenta un involucro spesso rossastro. La pianta può raggiungere 1,50 m di altezza. Il gambo è glabro e ramoso.

 

Vilucchio o convolvolo dei campi 

Il vilucchio (Convolvulus arvensis) germina in primavera-estate e fiorisce da maggio a ottobre.È diffusa sia nelle colture a ciclo autunno-primaverile, sia in quelle a nascita primaverile-estiva. Si riproduce tramite semi e rizomi, da questi ultimi nascono germogli e radici profonde.

La variabilità di questa specie riguarda soprattutto il colore dei fiori, da bianco a rosa più o meno marcato. La sua competitività verso le colture agrarie è legata alla sottrazione di acqua ed elementi nutritivi, ma anche alla difficoltà di svolgere le normali pratiche colturali. Con i suoi fusti volubili, imprigiona le altre piante, rendendo difficile le operazioni in campagna, con particolare riferimento alla raccolta.

Si riconosce per i cotiledoni a forma di cuore, con nervature ben evidenti e piccioli molto lunghi. Le foglie sono lucide, glabre e anch’esse a forma di cuore e poi con base a forma di lancia. I fiori vanno dal bianco al rosa.

 

Fumaria 

La fumaria (Fumaria officinalis) è una pianta annuale, germina in primavera-estate e fiorisce da aprile ad ottobre. Invade prevalentemente le colture a ciclo autunno-primaverile, ma si può trovare anche in molte specie orticole. Si riproduce mediante seme e può essere disseminata dall’uomo insieme ai cereali, ma anche da vento e animali. Si può trovare su tutti i terreni ma predilige quelli limosi, poco calcarei e ricchi di elementi nutritivi.

Presenta una radice fittonante e dei cotiledoni allungati e lanceolati; le foglie sono divise a segmenti triangolari stretti. I fiori sono raccolti in racemi, con petali di colore variabile da rosso al rosa.

 

Attaccamani 

L’attaccamani (Galium aparine) è un’infestante annuale; germina da settembre ad aprile e fiorisce da maggio a novembre. È in grado di crescere fino a 1,5 metri, attaccandosi alle altre colture. Predilige i terreni coltivati preferibilmente a cereali, soprattutto in condizioni umide e siepi. Si trova in suoli argillosi e limosi ricchi di nutrienti.

Si riconosce per lo stelo rampicante quadrangolare e per le foglie dotate di piccoli peli appiccicosi nella pagina inferiore. I fiori presentano grappolini di colore bianco. I danni arrecati possono essere moderati e importanti, poiché questa infestante sottrae azoto e spazio.

 

Papavero 

Il papavero (Papaver rhoeas) ha un ciclo annuale con germinazione primaverile-estiva e fioritura da aprile a luglio. È una pianta erbacea, con fusti eretti, ramificati e setolosi, ricoperti di peli. L’impollinazione avviene per mezzo degli insetti e la disseminazione per mano dell’uomo, del vento o dell’acqua. Colpisce soprattutto i campi di cereali autunnali, in terreni ricchi di azoto laddove le temperature siano moderatamente calde e soleggiate.

Si riconosce per la radice a fittone e le foglie di forma ben diversificata – palmata, oblunga, dotata di peli, lanceolata. L’inflorescenza presenta una tipica corolla a quattro petali tondeggianti, di colore rosso vivo, con macchia scura nell’area centrale. I danni provocati possono essere di media entità, provocati dal consumo di azoto e dall’occupazione di spazio.

 

Correggiola 

La correggiola (Polygonum aviculare) è una pianta infestante annua estiva riconoscibile perché prostrata, tanto da ricoprire il terreno. Ha un portamento strisciante, molto ramificato, con fusti lunghi fino a 60 cm che possono elevarsi fino a 20 cm. È tipica delle coltivazioni erbacee (cereali, soia e colture orticole) e si ritrova in terreni limosi e sabbiosi ricchi di azoto. Non ama i terreni mal arieggiati.

Si riconosce per i cotiledoni molto stretti e allungati, le foglie ellittiche e lanceolate di colore verde con sfumature rosse, guaine ben visibili e sporgenti. I danni provocati sono di moderata dannosità, generati dallo spazio sottratto alle colture arate e sarchiate e nei pressi delle strade. Se la lavorazione del terreno non avviene a opera d’arte quest’infestante può colpire in modo massivo.

 

Quelle esaminate sono le principali erbe infestanti graminacee e dicotiledoni che colpiscono le coltivazioni di cereali autunno vernini. Alla lista fornita andranno comunque aggiunte altre malerbe, quali:

  • Persicaria (Polygonum persicaria): pianta annuale estiva con foglie lanceolate, fusto eretto, cilindrico e lucido, che sottrae spazio e nutrimento alle colture sarchiate, con danni di media entità 
  • Borsa del pastore (Capsella bursa-pastoris): pianta erbacea annuale e biennale con radice legnosa fittonante, foglie palmi-settate, palmato-lobate e fiori gialli con cinque petali su peduncoli allungati. Danni di media entità.
  • Senape (Sinapis arvensis): pianta annuale con fiori gialli ombrelliformi o a croce, con sviluppo massimo e danni anche di considerevole entità sia per lo spazio sottratto che per le sostanze nutritive prelevate dal terreno. Si trova in suoli limosi ricchi di elementi nutritivi e calcarei. Non in suoli acidi.
  • Centocchio (Stellaria media): è una pianta annuale con fusti striscianti lunghi fino a 40 cm di colore rossastro e inflorescenza con piccoli fiori stellati bianchi. È una infestante che sottrae grandi quantitativi di azoto e molto spazio.
  • Veronica (Veronica): infestante annuale, caratterizzata da foglie ovoidali larghe, picciolo corto con base leggermente cuoriforme e peli sparsi. L’infiorescenza va dal bianco al blu. Può arrecare danni notevoli sia per le sostanze nutritive sottratte che per lo spazio impropriamente occupato.
 
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