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Gestire le avversità della vite peronospora e flavescenza dorata ADAMA

Gestire le avversità della vite: peronospora e flavescenza dorata

La vite da vino è una pianta diffusa in tutti gli areali di coltivazione italiani, con varietà tipiche delle diverse zone geografiche di provenienza e una produzione vinicola altrettanto differenziata per soddisfare i consumatori italiani ed esteri. 
Gestire le avversità della vite peronospora e flavescenza dorata ADAMA

Per fare un buon vino ci vuole un’uva sana. Sembra ovvio, ma non è facile come dirlo.

La vite infatti è una coltivazione legnosa esposta a molteplici rischi causati da fitoplasmi, insetti e patologie fungine, che ogni anno devi gestire per non mettere a repentaglio la produttività e la qualità delle uve alla vendemmia. 

Troverai in questo articolo utili informazioni per aggiornare le tue conoscenze sulle principali avversità che colpiscono la vite da vino e consigli preziosi dei tecnici Adama su come controllarle in modo sostenibile, con la possibilità di approfondire gli argomenti trattati in articoli specifici e dettagliati.

In particolare affronteremo i seguenti argomenti:

Le principali problematiche fitosanitarie della vite da vino

Focus Peronospora

La regola dei 3 dieci vale ancora?

L’importanza della difesa preventiva dalla peronospora

Come controllare efficacemente la peronospora della vite

Focus flavescenza dorata

Accerchia la Flavescenza dorata abbattendo il suo vettore 

Biostimolanti
 

Le principali problematiche fitosanitarie della vite da vino 

Le principali patologie fungine sono:

  • Peronospora (Plasmopora viticola)

  • Oidio (Erysiphe necator e Oidium tuckeri)

  • Botrite o muffa grigia (Botrytis cinerea)

  • Escoriosi o necrosi corticale (Phomopsis viticola)

  • Marciume nero degli acini o black rot (Guignardia bidwelli)

  • Mal dell’esca.

Per riconoscere queste malattie della vite da vino e sapere i fattori che influiscono sul loro sviluppo e la loro pericolosità, leggi l’articolo di approfondimento: "Malattie della vite e rimedi: la tecnica di ADAMA"

Le più diffuse malattie causate da fitoplasmi o da giallumi della vite, e alcuni insetti che attaccano questa pianta sono: 

  • Flavescenza dorata il cui vettore principale è Schaphoideus titanus

  • Legno nero il cui vettore principale è Hyalesthes obsoletus

  • Tignoletta della vite (Lobesia botrana)

  • Cicaline (Empoasca vitis, Zygina ramni, Scaphoideus titanus). 

 

Per riconoscere queste avversità della vite da vino e sapere i fattori che influiscono sul loro sviluppo e la loro pericolosità, leggi l’articolo di approfondimento "Insetti e parassiti della vite da vino: ecco i più dannosi"

Focus Peronospora

Peronospora della vite la regola dei 3 dieci vale ancora

La Peronospora (Plasmopara viticola) è una malattia fungina specifica della vite in grado di colpire tutti gli organi erbacei della pianta compresi i grappoli, danneggiandoli in maniera anche totale, con conseguente perdita della produzione.

Sverna nei residui delle foglie cadute sotto forma di oospore, sviluppatisi verso la fine del ciclo precedente.  A partire dalla ripresa vegetativa primaverile, in presenza di sufficiente bagnatura del terreno e temperatura, le oospore maturano e producono i cosiddetti macrosporangi, a loro volta produttori delle spore (zoospore). Le zoospore sono responsabili delle infezioni primarie sulla coltura in accrescimento.  In specifiche condizioni, le spore penetrano nella pianta attraverso le aperture stomatiche e il micelio si sviluppa sottraendo nutrimento alle cellule.  Il ciclo si conclude con la fuoriuscita dei rami conidiofori che diffonderanno altre zoospore in grado di avviare le infezioni secondarie. 

I sintomi che evidenziano la presenza di peronospora della vite sono facilmente riconoscibili:

  • il classico bottone o macchia gialla sulle foglie della pianta, con conseguente caduta di quelle maggiormente colpite

  • la presenza di muffa bianca nella pagina inferiore delle foglie 

  • il disseccamento degli acini colpiti che possono assumere una forma di “s” di colore bruno. 

Per saperne di più sulla peronospora, leggi l’articolo specifico "Perchè la Peronospora della vite è una patologia da non sottovalutare"

La regola dei 3 dieci vale ancora?

L’evoluzione della malattia avviene solo in certe condizioni cosiddette “predisponenti”, in grado cioè di permettere sia la produzione e la vitalità delle spore che la loro mobilità per raggiungere e penetrare nei tessuti della vite.

La regola dei 3 dieci dice che condizioni indispensabili per l’avvio dell’infezione primaria sono la simultanea presenza di:

  • una pioggia di almeno 10 mm nell’arco di 24-48 ore

  • una temperatura di almeno 10° C

  • una lunghezza dei tralci prossima a 10 cm con stomi recettivi.

La regola dei 3 dieci è oggi un indicatore che va integrato con altri aspetti della patologia che via via gli studiosi hanno scoperto e che ogni tecnico o viticoltore deve prendere in considerazione per decidere se e come intervenire contro questa malattia in vigneto. 

Approfondisci quali sono i fattori predisponenti l’infezione da peronospora nell’articolo dedicato a questo argomento "Peronospora della vite: la regola dei 3 dieci vale ancora?"

Sulla base di queste ulteriori valutazioni, l’impostazione della difesa si è evoluta rispetto a quanto originariamente proposto con la regola dei 3 dieci:

  • allora si interveniva dopo l’evento piovoso infettante e poco prima della fine del periodo di incubazione presunto, bloccando quindi l’inizio dell’infezione sulla pianta ma non la contaminazione

  • oggi si interviene prima ancora degli eventi piovosi infettivi, per impedire la formazione delle spore e minimizzare la probabilità dell’infezione primaria.

L’importanza della difesa preventiva dalla peronospora

La peronospora è la patologia che per diffusione e intensità di attacco preoccupa di più i viticoltori. Questo è quanto dicono oggi tecnici e studiosi della vite di ogni parte d’Italia, incluse le regioni centro meridionali, storicamente meno soggette a questa patologia, a causa dell’evoluzione dell’andamento climatico degli ultimi anni.  

Per tutelare la sanità dei vigneti e nel contempo agire in modo sostenibile, la difesa è preventiva e ogni tecnico deve tenere in considerazione i fattori predisponenti, facendosi aiutare anche dai modelli previsionali.  

La scelta dei fungicidi da applicare dipende dalla fase di crescita della vite e dal livello di pressione della malattia, che può variare in base alla zona o alle condizioni climatiche dell’annata.  

Per il controllo della peronospora nel tuo vigneto, Adama ha sviluppato due strategie di difesa in funzione della pressione della malattia.

 

peronospora Alta Pressione

peronospora Bassa Pressione

Come controllare efficacemente la peronospora della vite

Offrire oggi ad un viticoltore una soluzione non è semplice, soprattutto quando si tratta di agrofarmaci: la coperta fitoiatrica si restringe e le strategie di difesa evolvono alla ricerca di una soluzione, come in un cubo di Rubik.

In questa situazione cresce l’interesse per la sostanza attiva Folpet come strumento di difesa che fin dal suo albore non ha mai perso un colpo dal punto di vista tecnico contro la peronospora.

Perché Folpet è una molecola di interesse per la viticoltura del Bel paese?

  • è un fungicida multi-sito, quindi on è esposto al rischio di insorgenza di ceppi resistenti 

  • è una delle poche soluzioni ormai rimaste che si presta non solo ad essere uno strumento efficace contro la peronospora, ma anche un partner ideale a sostegno e supporto di fungicidi endoterapici e sistemici più fragili perché soggetti al rischio di resistenze 

  • è efficace non solo sulla Peronospora, ma anche sull’Escoriosi. 

  • presenta un riconosciuto effetto collaterale su Botrite, Black-Rot, Oidio e Marciumi secondari ed è attivo anche su Aspergillus e Penicillium, ovvero funghi responsabili della produzione di micotossine. 

  • ha una spiccata azione preventiva e un’attività indipendente dalle condizioni, in grado di bloccare la germinazione delle spore e di impedire l’allungamento del micelio, prevenendo fin da subito potenziali infezioni future

  • è altamente lipofilo, quindi si lega saldamente alle cere epicuticolari della vegetazione trattata, opponendo una elevata resistenza al dilavamento e consentendo una copertura più prolungata nei confronti delle avversità

  • è selettivo nei confronti di acari fitoseidi e insetti pronubi

  • dispone di una import tolerance negli Stati Uniti ed è autorizzata in più di 70 paesi nel mondo e questo facilita l’esportazione e la conoscenza del nostro buon vino italiano nel mondo.

Per conoscere ancora meglio le qualità uniche del Folpet, leggi il relativo articolo "FOLPAN 80 WDG, il fungicida ADAMA contro la peronospora della vite"

Le proposte ADAMA a base di folpet per il controllo della peronospora nelle diverse fasi di crescita della vite  

La prima fase - in cui possono partire le infezioni primarie

GRAPE FOLPAN 80

Abbiamo visto che per tutelare la sanità dei vigneti e nel contempo agire in modo sostenibile, la difesa deve essere preventiva e deve partire presto, all’inizio della primavera, perché l’aumento graduale delle temperature associato alle piogge primaverili fa risvegliare la vite e con essa anche le possibili infezioni primarie.  Ma cosa scegliere per partire bene?

FOLPAN 80 WDG rappresenta la soluzione ideale per aprire il programma di difesa dalla peronospora poiché da solo consente, alla comparsa delle condizioni predisponenti la malattia, una prolungata copertura della vite. Grazie alle sue caratteristiche proprie e alla spiccata resistenza al dilavamento. E in più controlla anche l’eventuale presenza di Escoriosi. 

Per saperne di più su FOLPAN WDG e come impiegarlo, leggi l’articolo "FOLPAN 80 WDG, il fungicida ADAMA contro la peronospora della vite"

La seconda fase - in cui la vite cresce velocemente

GRAPE FOLPAN GOLD

Per controllare la peronospora quando la vite è in pieno accrescimento, nelle fasi da foglie distese fino alla fioritura, Adama ti consiglia FOLPAN GOLD, la soluzione ideale in questo periodo, grazie alla duplice azione di contatto (data da Folpet) e sistemica (data da Metalaxil-M) ed alla formulazione esclusiva “Native gold”, appositamente studiata per darti risultati costanti e massima praticità. 

  • Metalaxil-M, una volta assorbito dalla vegetazione, viene traslocato principalmente in senso acropeto verso gli apici vegetativi con un movimento graduale e continuo che protegge la vegetazione e i grappolini in accrescimento. 
  • Folpet agisce sul micelio impedendo la germinazione ed il successivo sviluppo della malattia e offre una protezione duratura delle superfici trattate.

La formulazione innovativa Native Gold apporta notevoli vantaggi in termini di sicurezza per l’operatore e praticità d’uso.

Per saperne di più su FOLPAN GOLD e come impiegarlo, leggi l’articolo "Linea Folpet di ADAMA per la vite: scopriamo FOLPAN GOLD"

La terza fase - in cui va protetto il grappolo

SANVINO_EXTASER_Adama

Dalla fioritura della vite va minimizzato il rischio di infezioni dirette della peronospora sulle infiorescenze e sulle bacche in accrescimento, che possono portare a gravi danni e sostanziali perdite di produzione in vendemmia. 

Questa fase critica si prolunga fino all’invaiatura quando i grappoli cominciano ad accumulare zuccheri e gli stomi non servono più, ma se c’è stata infezione, i grappoli imbruniscono e poi disseccano, sintomi questi della cosiddetta “peronospora larvata”. 

In questa fase servono fungicidi penetranti per preservare le bacche in accrescimento, resistenti al dilavamento, per contrastare le precipitazioni improvvise, e selettivi nei confronti della vite.

Per la protezione della vite contro la peronospora, dalla fase di fioritura fino a pre-chiusura grappolo, Adama ti consiglia SANVINO e a seguire EXTASE R

L’associazione di due molecole complementari, Amisulbrom e Folpet, entrambe con forte adesione alle cere, e l’azione collaterale su Botrite, rendono SANVINO ideale per la difesa del grappolo.  

A seguire Adama consiglia EXTASE R, specialità a base di Mandipropamide e Rame ossicloruro, in grado di assicurare buona resistenza al dilavamento, prolungata protezione e capacità di diffondersi e di proteggere anche foglie e grappoli in espansione.

Per saperne di più su SANVINO e EXTASE R e come impiegarli, leggi l’articolo "Peronospora della vite su grappolo: le soluzioni EXTASE R e SANVINO"

Focus flavescenza dorata

Scafoideo_vite_danni_mavrik_smart_Adama

 

Flavescenza_dorata_Mavrik_Smart_Adama

 

La Flavescenza dorata è una malattia della vite, sottoposta a lotta obbligatoria, causata da un fitoplasma, presente in forma epidemica nelle regioni settentrionali della penisola.

Comparsa inizialmente in Veneto, Lombardia e Piemonte, si è rapidamente diffusa in Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Emilia-Romagna e, più recentemente, sono stati individuati focolai infettivi anche in alcune aree viticole di Toscana, Marche, Umbria e Valle d’Aosta

La Flavescenza dorata si trasmette da una vite all’altra principalmente attraverso un insetto vettore, lo Scaphoideus titanus, una cicalina che vive prevalentemente sulla vite e può diffondere rapidamente la malattia da una vite malata ad una sana, se non viene adeguatamente controllato.

Il successo della lotta sta nell’attuazione di una strategia di difesa comprensoriale, promossa ogni anno dai diversi enti regionali dove esiste il problema Flavescenza dorata.

È importante conoscere i sintomi della malattia e monitorare la presenza dell’insetto vettore in vigneto, per individuare nuovi focolai e intervenire al momento giusto contro la cicalina.

Prosegui nella conoscenza di questa gravissima malattia della vite leggendo l’articolo di approfondimento:  "Flavescenza dorata della vite: strategie per gestirla"

Accerchia la Flavescenza dorata abbattendo il suo vettore 

MAVRIK GRAPE

E’ praticamente impossibile debellare direttamente il fitoplasma della Flavescenza dorata, se non eliminando le fonti di inoculo, ovvero le piante infette in vigneto e nelle aree circostanti e il suo vettore, la cicalina Scaphoideus titanus,verso il cui controllo vige la lotta obbligatoria.

Dopo l’uscita di insetticidi storici utilizzati contro questo insetto, la difesa si è orientata verso prodotti più specifici e meno pericolosi per l’uomo e l’entomofauna utile, come MAVRIK SMART, la soluzione di Adama contro lo Scafoideo.

 

Mavrik Smart è l’insetticida a base di tau fluvalinate che associa all’elevata efficacia contro questa cicalina la buona selettività nei confronti dei pronubi e la ridotta tossicità verso gli insetti utili.

 

Agisce per ingestione e contatto contro molti fitofagi ad apparato boccale pungente-succhiante tra cui le cicaline della vite, come lo Scaphoideus titanus, l’Empoasca vitis e.ha un’efficacia collaterale su Erasmoneura vulnerata.

Per saperne di più su MAVRIK SMART e come impiegarlo, leggi l’articolo "Flavescenza dorata e Scafoideo: controllalo con MAVRIK® SMART"

Biostimolanti  

EXELGROW GRAPE

I biostimolanti delle piante sono alcuni prodotti impiegati in agricoltura - caratterizzati e normati dal Regolamento europeo 2019/1009 - che sono più simili ai prodotti fertilizzanti che ai prodotti fitosanitari. 

Rispetto alle funzioni di un concime o di un agrofarmaco, un biostimolante serve per:

  • migliorare la tolleranza agli stress abiotici, non causati cioè da malattie o parassiti 

  • migliorare l’efficienza d’uso dei nutrienti

  • migliorare la qualità delle produzioni 

 

Un biostimolante utile per la migliore coltivazione della vite è EXELGROW di Adama che a bassi dosaggi aiuta la vite a crescere e a produrre meglio.  

EXELGROW è un biostimolante non microbico: una soluzione di filtrato di crema di alghe consentita in agricoltura biologica.  

Si distingue per la composizione originale a base di un’unica specie, l’alga Ascofillum nodosum, e per la tecnologia formulativa della doppia fermentazione “Bioprocess” , grazie alle quali EXELGROW contiene un alto contenuto di sostanze biologicamente attive che portano effetti positivi sulla pianta; inoltre la composizione rimane costante nel tempo, per darti la massima affidabilità nel risultato. 

Ti suggeriamo di impiegare EXELGROW in 3 momenti del ciclo colturale della vite, dove il prodotto esplica funzioni diverse, in risposta alle diverse esigenze della coltura.

  1. Da germogliamento a pre-fioritura per favorire l’uniformità del germogliamento, stimolando la ripresa vegetativa, la capacità fotosintetica, l’assorbimento e l’assimilazione delle sostanze di riserva. In questa fase, EXELGROW possiede anche un’eccellente attività “antigelo”.

  2. Da allegagione a chiusura grappolo per lo sviluppo equilibrato della vegetazione, superando gli effetti negativi dovuti a forti abbassamenti o innalzamenti termici o a carenza d’acqua occorsi durante la fioritura, e per aumentare il trasferimento di sostanze nutritive nella linfa, grazie ad un’attività cosiddetta di “carrier” (trasportatore), in miscela con fertilizzanti.

  3. Da invaiatura a piena maturazione per migliorare i parametri qualitativi della vite, soprattutto quando la pianta è sofferente, promuovendo l’accumulo di sostanze zuccherine nelle uve e nei mosti e agevolando il processo di maturazione delle uve.

Scarica la brochure e l'etichetta di Exelgrow per maggiori informazioni sul prodotto.

processo produttivo su vite da vino

Per saperne di più su EXELGROW e come impiegarlo, leggi l’articolo "Basta poco per far crescere la tua vite"